Le espressioni di religiosità

Il suono della campana veniva interpretato come voce di Dio e all'udirla ci si esprimeva con il segno della croce e con detti religiosi. Le espressioni di religiosità popolare "registrate" tra la gente del mio paese, la città di Venosa, sono alla base delle mie riflessioni, delle mie ricerche e dei miei approfondimenti.
Preghiere dei vari momenti della giornata e della vita, devozioni a Cristo, alla Madonna, ai Santi e le stesse formule magico-religiose, se studiate senza ottica di parte, danno alla religiosità della gente semplice un significato carico di umanità, dove è possibile riconoscere lo sforzo del "semplice" nel tentativo dell'incontro con Dio, pur nelle ricorrenti "sbavature" che tale sforzo comprensibilmente comporta.
Cercherò di documentare su questo blog, in modo più completo ed esaustivo possibile, quanto da me sostenuto e trovato nella mia lunga ricerca, pubblicando testi scritti, immagini, foto, file audio e video originali.
Alla luce di quanto da me riscoperto e raccolto in questi anni, sento il dovere di ringraziare quanti mi hanno aiutato e dato l'opportunità di esprimere sia a me stesso e al popolo venosino, dal quale provengo, tutta la necessaria ed insostituibile opera che la “pietas religiosa” ha svolto nel corso dei secoli nella nostra meravigliosa città di Venosa, culla della fede cattolica già dalla prima metà del III sec d.C.

giovedì 6 marzo 2014

Genere di vita (Seconda parte)

(segue a Genere di vita (Prima parte)

L'interesse era circoscritto all'ambito della famiglia, il cittadino privato non prendeva parte ai problemi pubblici che venivano considerati quasi esclusivi dei pubblici funzionari, né veniva previsto un controllo dell'attività di questi ultimi.
Leggi e regolamenti venivano sentiti come astrazioni, contro le quali si poteva andare ogni volta che ciò non costituisse un pericolo e lo stesso grado di astrazione avevano i principi politici e le ideologie politiche di fronte ai problemi pratici e agli interessi quotidiani piè immediati.


Nello stesso atteggiamento era anche contenuto un diffuso scetticismo rispetto alle istituzioni pubbliche, i capi, i partiti, i sindacalisti ecc. cui corrispondeva però il desiderio del mantenimento dell'ordine.
L'atteggiamento familistico si rivelava perciò da un lato come negativo nei confronti della partecipazione alla vita comunitaria e politica, ma funzionale per il mantenimento del potere, che viene accettato quasi fatalisticamente come un male inevitabile e incontrollabile e come garanzia dell'ordine, salvo però sfuggire ad esso per vie traverse.

Tipica nella Basilicata, nel settore della produzione artistico-artigianale, era la lavorazione del legno da parte di pastori e contadini: conocchie, forchette, cucchiai, tazze, scatole di varia utilizzazione, stampi per il pane, bastoni, costruzione di botti di vino, arnesi da lavoro, vasellame di vario genere e foggia la cui superficie è ricoperta di minute figure che raccontano episodi di caccia, leggende, vicende di briganti, episodi sacri.ecc.
Si trovano elaborate forme e motivi decorativi di carattere agreste e talora storico. Gli elementi più diffusi sono tratti dalla vita quotidiana: figure maschili e femminili, gendarmi e briganti con schioppi.




Molto diffusa la presenza di motivi zoomorfi, soprattutto su forchette e coltelli (galli, galline, papere, uccelli).
Per quanto riguarda il costume popolare si deve dire ché esso è quasi interamente scomparso, si trovava soltanto tra le donne anziane, che indossavano ancora il costume: lunga gonna nera, camicia bianca e alta cinta rigida formata da un panno rigido ricoperta di stoffa rossa e capo coperto da panno chiamat " 'u facciulett' ".

Il patrimonio di canti popolari è molto ricco, canti, stornelli, ninne nanne ecc... dai motivi più diversi, da quelli storici a quelli religiosi, da quelli magici a quelli amorosi a quelli ancora della vita di ogni giorno ispirati ai motivi della dura esistenza quotidiana di questa gente e ad un bisogno di liberazione.

Riporto nel prossimo post (Genere di vita: canti-Terza parte) due antiche ninna-nanna venosine, una musicale.



... Continua: Genere di vita: canti (Terza parte)

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