(segue a Genere di vita (Prima parte)
L'interesse era circoscritto all'ambito della famiglia, il cittadino privato non prendeva parte ai problemi pubblici che venivano considerati quasi esclusivi dei pubblici funzionari, né veniva previsto un controllo dell'attività di questi ultimi.
L'interesse era circoscritto all'ambito della famiglia, il cittadino privato non prendeva parte ai problemi pubblici che venivano considerati quasi esclusivi dei pubblici funzionari, né veniva previsto un controllo dell'attività di questi ultimi.
Leggi e regolamenti venivano sentiti come astrazioni, contro le quali si poteva andare ogni volta che ciò non costituisse un pericolo e lo stesso grado di astrazione avevano i principi politici e le ideologie politiche di fronte ai problemi pratici e agli interessi quotidiani piè immediati.
Nello stesso atteggiamento era anche contenuto un diffuso scetticismo rispetto alle istituzioni pubbliche, i capi, i partiti, i sindacalisti ecc. cui corrispondeva però il desiderio del mantenimento dell'ordine.
L'atteggiamento familistico si rivelava perciò da un lato come negativo nei confronti della partecipazione alla vita comunitaria e politica, ma funzionale per il mantenimento del potere, che viene accettato quasi fatalisticamente come un male inevitabile e incontrollabile e come garanzia dell'ordine, salvo però sfuggire ad esso per vie traverse.
Tipica nella Basilicata, nel settore della produzione artistico-artigianale, era la lavorazione del legno da parte di pastori e contadini: conocchie, forchette, cucchiai, tazze, scatole di varia utilizzazione, stampi per il pane, bastoni, costruzione di botti di vino, arnesi da lavoro, vasellame di vario genere e foggia la cui superficie è ricoperta di minute figure che raccontano episodi di caccia, leggende, vicende di briganti, episodi sacri.ecc.
Si trovano elaborate forme e motivi decorativi di carattere agreste e talora storico. Gli elementi più diffusi sono tratti dalla vita quotidiana: figure maschili e femminili, gendarmi e briganti con schioppi.
Per quanto riguarda il costume popolare si deve dire ché esso è quasi interamente scomparso, si trovava soltanto tra le donne anziane, che indossavano ancora il costume: lunga gonna nera, camicia bianca e alta cinta rigida formata da un panno rigido ricoperta di stoffa rossa e capo coperto da panno chiamat " 'u facciulett' ".
Il patrimonio di canti popolari è molto ricco, canti, stornelli, ninne nanne ecc... dai motivi più diversi, da quelli storici a quelli religiosi, da quelli magici a quelli amorosi a quelli ancora della vita di ogni giorno ispirati ai motivi della dura esistenza quotidiana di questa gente e ad un bisogno di liberazione.
Riporto nel prossimo post (Genere di vita: canti-Terza parte) due antiche ninna-nanna venosine, una musicale.
... Continua: Genere di vita: canti (Terza parte)
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