Oggi la
Basilicata non conosce più l'isolamento e la povertà dei secoli passati,
purtroppo da dopo la caduta dell'Impero, la nostra terra non visse mai in
condizioni molto prospere, ma al contrario sprofondò in una certa arretratezza
economica.
Con le invasioni barbariche e saracene la decadenza si aggravò: le
coste impaludate furono abbandonate, molti
terreni rimasero incolti, gli
abitanti si raccolsero sulle alture, la regione fu divisa tra Longobardi e
Bizantini. Poi vennero i Normanni che governarono per lungo tempo con sistema
feudale.
Si susseguì un lungo regime spagnolo e poi borbonico, le condizioni di
vita della Basilicata non migliorarono né peggiorarono. Il baronaggio ed il brigantaggio fecero il
resto.
La popolazione, sostanzialmente dall'epoca medievale agli anni '50-'60,
rimase sempre culturalmente in uno stato di isolamento, di povertà e di arretratezza profonda.
Quindi da
sempre la religione era la guida morale del popolo lucano.
L'analfabetismo
era diffusissimo, gli unici che sapevano di lettere era il clero ed i facoltosi
notabili del paese.
Naturalmente
non esistevano scuole, circoli ricreativi o culturali o locali di ritrovo se
non bettole o cantine, unico momento di aggregazione familiare era di sera
intorno al focolare domestico, dove era usanza, che il capofamiglia, tra
un bicchiere di vino ed una tirata di sigaretta, raccontasse a parole sue o
leggesse un brano tratto dalla Bibbia, unico libro conosciuto.
Si riportavano gli episodi di Mosè e dei prodigi che lo videro protagonista; le piaghe e la fuga dall'Egitto, lo scontro con il faraone.
Si
enunciavano storie mitologiche e fantastiche, frutto, a volte, della credulità
e dell'ignoranza, che tanto impressionavano ed incutevano timore non solo in
noi bambini, ma anche nelle menti
semplici degli adulti.
Si raccontavano con stupore dei miracoli
di Gesù e di molti altri episodi attinti dal racconti evangelici
"canonici", dalla tradizione orale e dai molti “vangeli apocrifi”;
In questo
modo, molte credenze sono arrivate a noi da tempi remotissimi, tramite proprio
la tradizione orale dei nostri padri.
Una di
queste convinzioni popolari era l'interpretazione delle Sacre Scritture e
dell’Apocalisse di S.Giovanni.
C'era il
convincimento da parte di alcune autorità ecclesiastiche, già da tempi
medievali (*), che esistesse un
ordinamento della storia dell'umanità in tre fasi, derivante dal mistero
religioso della Trinità, di cui a Venosa esiste uno storico ed importante
santuario ad essa dedicato,
facendo corrispondere alle tre persone
divine
altrettante epoche, chiamate: "status".
Il primo
"status" corrisponde al Padre, quindi alla Legge e all’Antico
Testamento;
il secondo
"status" al Figlio, quindi alla grazia e al Nuovo Testamento;
Il terzo
"status", secondo molti, prossimo a venire, corrispondeva allo Spirito
Santo, quindi la pienezza della conoscenza dei Sacri Testi.
Il Padre
Eterno è visto, creduto ed immaginato come un vecchio, con barba lunga e bianca ed iroso;
lungo tutto l’Antico Testamento
vediamo che il giudizio e l’ira di Dio si riversano sui peccatori impenitenti, che scaglia punizioni sotto forma di saette, (simile al dio pagano romano Giove o a quello greco Zeus).
L’ira di Dio “si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini, è visto sempre quindi, come un Dio severo, fustigatore e castigatore;
caccia Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre per il suo peccato di disubbidienza; fa venire il Diluvio; distrugge le città di Sodoma e Gomorra; ordina la distruzione di intere nazioni.
L’ira di Dio “si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini, è visto sempre quindi, come un Dio severo, fustigatore e castigatore;
caccia Adamo ed Eva dal Paradiso terrestre per il suo peccato di disubbidienza; fa venire il Diluvio; distrugge le città di Sodoma e Gomorra; ordina la distruzione di intere nazioni.
Il Figlio
(Gesù) é visto prima nella sua natura umana; infatti è un Cristo a misura di
uomo; è alla portata di mano; è un Dio molto più vicino all'uomo;
nasce Uomo e
diventa Gesù Bambino, poi nella sua natura divina, fa miracoli, guarisce ed
aiuta chiunque e comanda di amare persino i nostri nemici.
Si può dire
che la gente riconosce il Cristo, a seconda delle sue esigenze, sotto vari
aspetti: Cristo bambino; Cristo evangelico; Cristo risorto e Cristo giusto
giudice.
Lo Spirito
Santo infine, porta a compimento le promesse dell'Antico Testamento, sarebbe
stata quindi un’era di perfezione,
fino alla fine del mondo stando a quanto profetizza
San Giovanni nell'Apocalisse.
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